domenica 2 ottobre 2016

150 ANNI DI MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI ATENE



Era il 3 ottobre 1866. In un terreno in Odos Patission 44, lungo un asse stradale che parte dalle pendici dell'Acropoli, presso la Torre dei Venti nel Foro Romano, veniva posta la prima pietra del Museo archeologico nazionale di Atene. Lo Stato greco contava poco più di trent'anni di vita e una delle prime preoccupazioni delle autorità, a guerra d'indipendenza ancora in corso, fu quella di mettere al sicuro le antichità, saccheggiate per secoli da dominatori di ogni tipo. Con il tempo si era avvertita la necessità di allestire un museo archeologico degno di questo nome, il primo della Grecia rinata, nel cuore di Atene, assurta di nuovo al rango di capitale del mondo greco. Il progetto del "Museo" per eccellenza, come viene chiamato ancor oggi fagli ateniesi, fu affidato agli architetti Ludwig Lange ed Ernst Ziller e nel 1874 fu aperto al pubblico. Migliaia di reperti fino ad allora conservati nel tempio di Efesto nell'agorà, furono trasferiti nel nuovo edificio neoclassico. Oggi la superficie espositiva conta 8000 mq in cui sono ospitati circa 11mila reperti che spaziano dall'età geometrica alla tarda antichità. Nella storia del museo non sono mancate le pagine eroiche. Per esempio nel 1940, all'indomani della dichiarazione di guerra dell'Italia fascista alla Grecia, gli archeologi del museo impacchettarono e seppellirono in grandi fosse sotterranee i reperti più preziosi per evitare che finissero nelle mani delle forze di occupazione. Per celebrare i 150 anni dalla posa della prima pietra, i maggiori musei del mondo hanno inviato il loro dono al Museo di Atene, che li esporrà in un'apposita mostra celebrativa. I musei partecipanti sono il Metropolitan Museum di New York, il Badisches Landesmuseum di Carlsruhe, il National Museum of Western Art di Tokyo, il Palace Museum di Pechino e l'università di Heidelberg.

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